In caso di decesso di un lavoratore dipendente gli eredi vantano, nei confronti del datore di lavoro, tutti i diritti maturati dal dipendente (liquidazione, indennità di preavviso, ... ). I superstiti che hanno diritto alla reversibilità della pensione possono rivolgersi agli Istituti preposti (Inps, ... ) o ad un Patronato. L'Impresa di Onoranze Funebri di fiducia saprà indicare il Patronato che potrà seguire tutte le pratiche senza oneri particolari se non il rimborso delle spese vive (marche da bollo, ... )
È il capitale previdenziale che il lavoratore cumula nel fondo di previdenza integrativa. Alla morte può essere riscattato dagli eredi, è consigliabile presentare la domanda il più presto possibile e non oltre i 5 anni dalla data di morte.
La rendita è un assegno che compete agli eredi se il decesso è derivato da infortunio sul lavoro, da infortunio in itinere o da malattia professionale. L'assegno funerario è liquidabile dall'lnail a tutti coloro che dimostrano di aver sostenuto le spese funebri, anche se non c'è diritto a rendita. È consigliabile presentare la domanda il più presto possibile e comunque non oltre 3 anni dal decesso oppure entro 90 giorni dalla comunicazione Inail che informa i familiari sul possibile diritto alla rendita.
La firma per la chiusura di un conto corrente costituisce "accettazione tacita di eredità", quindi preclude la possibilità di optare per la rinuncia. Se il defunto era titolare di un conto corrente occorre comunicare il decesso alla banca che provvede immediatamente al blocco. Occorre poi presentare la documentazione richiesta (tra cui il certificato di morte e la copia autenticata del testamento, se c'è) per ottenere lo sblocco e per procedere alla divisione del saldo tra gli eredi. Lo stesso accade per i conti titoli collegati al conto corrente principale. Per i libretti di risparmio al portatore, il possessore ne può riscuotere sempre il saldo. I conti personali del defunto sono immediatamente ed automaticamente bloccati.Oltre al certificato di morte l'Istituto di credito fornirà tutti i dettagli in relazione alla documentazione necessaria per le diverse operazioni.
Gli Istituti possono chiedere:
•dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante gli eredi;
•atto notorio attestante gli eredi che può essere predisposto da un notaio oppure preso la cancelleria del tribunale.
Per il mutuo, gli eredi di un soggetto intestatario o contestatario hanno l'obbligo di effettuare l'accollo presso l'istituto che ha concesso il mutuo. L'accollo consente agli eredi, se in possesso dei requisiti soggettivi, di fruire in sede di dichiarazione dei redditi della detrazione d'imposta.
•certificato di morte;
•stato di famiglia del defunto alla data del decesso;
•stati di famiglia degli eredi;
•atti di provenienza degli immobili (rogiti di compravendita, divisione, permuta, donazione, dichiarazioni di successione, sentenze di usucapione);
•codice fiscale del defunto e degli eredi;
•eventuale testamento;
•ultima dichiarazione dei redditi del defunto (se presentata).
L'Impresa Funebre di fiducia saprà dare indicazioni precise sulla materia.Il professionista potrà illustrare, sulla base delle disposizioni di legge, ogni dettaglio ed ogni opportunità in relazione ai beni oggetto della successione.
Qualora non si decida di venderle o di consegnarle ai competenti organi della Difesa, dare immediata comunicazione alla questura e chiedere apposita autorizzazione a conservarle. Ottenuto il nullaosta si provvederà a fare la denuncia di detenzione di armi in carta bollata
Le spese mediche del defunto, se pagate dopo il decesso, possono essere indicate nella dichiarazione dei redditi degli eredi che hanno sostenuto l'onere anche se il documento di spesa è intestato al deceduto.
Le spese sostenute per il funerale della persona defunta sono, in una certa misura, detraibili. Le spese funebri comprendono: onoranze e trasporto funebri, oneri cimiteriali per concessione, sepoltura, incisioni. Ha diritto alla detrazione colui che ha sostenuto i costi, purché il pagamento sia avvenuto nell'anno di dichiarazione.
Edifici di proprietà privata. In caso di morte del conduttore, al contratto succedono di norma gli eredi conviventi alla data del decesso; il decesso del proprietario non produce conseguenze.
Edifici di proprietà pubblica. In caso di morte del conduttore di norma al contratto succedono gli eredi conviventi alla data del decesso che siano in possesso dei requisiti indicati nella normativa regionale applicabile.
La trasmissibilità agli eredi delle quote di partecipazione possedute dal defunto è regolata dall'atto costitutivo della società. Gli eredi possono avere diritto alla liquidazione della partecipazione oppure subentrare nella società al posto del deceduto.
CONSORZIO DI BONIFICA
Il pagamento del canone spetta a chi detiene il possesso dell'immobile alla data del 1° gennaio di ogni anno. Gli eredi devono dare comunicazione del decesso al consorzio competente per territorio.
Il veicolo lasciato dal defunto non deve essere inserito nella dichiarazione di successione, ma bisogna modificarne l'intestazione al Pubblico Registro Automobilistico trascrivendo negli archivi l'accettazione di eredità e aggiornando la carta di circolazione presso la Motorizzazione Civile. Occorre presentarsi allo Sportello Telematica dell'Autista, presso gli uffici dell'ACI, con una serie di documenti riguardanti il veicolo, gli eredi, il defunto e l'eventuale testamento. In caso di più eredi, se si vuole intestare il veicolo a uno solo di essi i passaggi sono due: iscrivere il mezzo a nome di tutti gli eredi e poi trascriverlo a favore del solo a cui verrà intestato. Non esiste un termine perentorio dal momento del decesso; è tuttavia consigliabile, soprattutto se il veicolo è in circolazione, effettuarlo in tempi brevi.